Stai cercando di ottenere il patentino per saldatore ma non sai da dove iniziare? Sei nel posto giusto.
La certificazione di saldatura è diventata fondamentale per accedere alle migliori opportunità nel settore metalmeccanico. Tuttavia, orientarsi tra normative, enti certificatori e requisiti può sembrare complicato. Per questo abbiamo preparato questa guida completa.
Qui scoprirai tutto quello che ti serve sapere: dalla normativa UNI EN ISO 9606 ai casi in cui la certificazione è obbligatoria. Ti spiegheremo anche come ottenerla e quanto dura. Che tu sia un giovane alle prime armi o un saldatore esperto che deve regolarizzare la sua posizione, troverai risposte chiare a ogni domanda. Inoltre, ti daremo consigli pratici per scegliere il percorso formativo più adatto a te.
Cos'è il patentino per saldatore
Il patentino per saldatore (chiamato tecnicamente "certificazione di qualifica del saldatore") è un documento ufficiale. Attesta che sai eseguire saldature seguendo specifici metodi, lavorando su determinati materiali e in precise posizioni.
Non è un'abilitazione generica. Al contrario, è una qualifica molto specifica che descrive esattamente cosa sai fare. Per esempio, indica se sei qualificato per la saldatura ad elettrodo, per la MIG/MAG o per la TIG.

La certificazione specifica anche altri dettagli importanti. Ad esempio, il tipo di materiale che puoi saldare (acciaio, alluminio, ecc.), lo spessore dei pezzi e la posizione in cui puoi lavorare (orizzontale, verticale, sopratesta). Tutti questi parametri determinano dove e come puoi usare la tua qualifica.
In pratica, questo documento è la prova concreta delle tue capacità. Rappresenta un elemento fondamentale nel curriculum di chi vuole lavorare ai massimi livelli. I principali processi per cui puoi certificarti includono:
Ogni processo richiede competenze diverse. Per questo motivo, molti saldatori professionisti ottengono certificazioni multiple nel corso della carriera.
Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9606
La normativa principale che regola il patentino in Italia e in Europa si chiama UNI EN ISO 9606. Si tratta di uno standard internazionale che definisce come devono essere qualificati i saldatori.
Questa norma non è unica, ma si divide in diverse parti. Ognuna è dedicata a specifici materiali. La UNI EN ISO 9606-1, per esempio, riguarda gli acciai. Esistono poi sezioni specifiche per l'alluminio, il nichel e le sue leghe, il rame e altre leghe metalliche.
La normativa stabilisce in modo preciso come si svolgono gli esami. Indica anche quali sono i criteri per superarli e cosa puoi fare esattamente una volta ottenuta la qualifica. Questo sistema garantisce che tutti i saldatori certificati abbiano davvero le competenze dichiarate.
Oltre alla ISO 9606, ci sono altre normative importanti per settori specifici. Se lavori su strutture in acciaio, devi rispettare anche la UNI EN 1090. Nel settore ferroviario, invece, serve la EN 15085.
C'è poi una norma fondamentale per la qualità del processo, la UNI EN ISO 3834. Questa definisce come deve essere organizzato tutto il processo di saldatura in azienda.
Come vedi, ogni settore industriale può richiedere certificazioni aggiuntive. Per questo è importante capire bene quale normativa si applica al tuo campo di lavoro. Prima di iniziare un percorso formativo, verifica sempre quali certificazioni sono richieste nel settore in cui vuoi operare.
Quando è obbligatorio il patentino saldatore
Molti si chiedono "Quando devo per forza avere il patentino?". La risposta dipende da dove e cosa devi saldare.
In generale, il patentino è obbligatorio quando lavori su strutture che richiedono garanzie di qualità certificate. Significa che qualcuno deve poter verificare che chi ha saldato era davvero qualificato per farlo. Questo principio si chiama "tracciabilità delle competenze".
Ecco i principali ambiti dove il patentino è obbligatorio:
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Costruzioni metalliche certificate secondo la norma UNI EN 1090
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Carpenteria metallica per edifici e strutture portanti
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Settore petrolchimico e condotte in pressione
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Cantieristica navale per navi e imbarcazioni
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Costruzioni ferroviarie per treni e infrastrutture
In tutti questi settori, le aziende committenti esigono saldatori certificati. Non è una scelta: è un requisito di legge. Senza il patentino giusto, semplicemente non puoi lavorare su questi progetti.
Ma attenzione, anche quando non è obbligatorio per legge, il patentino sta diventando sempre più richiesto. Molte aziende lo considerano un requisito minimo di professionalità. Lo inseriscono tra le condizioni necessarie o preferenziali nelle offerte di lavoro.
Di fatto, se vuoi accedere alle migliori opportunità nel settore, il patentino è indispensabile. Anche per lavori dove tecnicamente non sarebbe obbligatorio, averlo ti dà un enorme vantaggio competitivo. Le aziende preferiscono sempre assumere personale qualificato e certificato.
Come ottenere il patentino per saldatore
Ottenere il patentino richiede un percorso ben preciso. Non puoi semplicemente presentarti all'esame, devi prima formarti adeguatamente.

Il percorso formativo
Il primo passo è iscriverti a un corso per patentino da saldatore presso un centro riconosciuto. Questi corsi durano da poche settimane a diversi mesi, secondo il livello che vuoi raggiungere.
Durante il corso impari sia la teoria che la pratica. La parte teorica copre i processi di saldatura, i materiali, le norme di sicurezza e molto altro. La parte pratica è quella più importante, qui impari davvero a saldare, sotto la guida di istruttori esperti.
Le esercitazioni pratiche sono fondamentali. Ti permettono di fare esperienza con le attrezzature reali e di sviluppare la manualità necessaria. Più ti eserciti durante il corso, più sarai preparato per l'esame finale.
L'esame di qualifica
Terminato il corso, devi sostenere l'esame pratico. Questo si svolge presso un ente certificatore ufficiale come RINA, TÜV o Bureau Veritas. Questi organismi sono riconosciuti a livello europeo.
L'esame è molto concreto, devi eseguire una saldatura seguendo parametri precisi stabiliti dalla normativa. Non basta che il lavoro "sembri fatto bene". Il pezzo saldato viene sottoposto a controlli non distruttivi (come radiografie o ultrasuoni) per verificare che non ci siano difetti interni.
In alcuni casi, il pezzo viene anche testato con prove distruttive: lo rompono apposta per vedere se la saldatura tiene. Solo se superi tutti questi controlli, l'ente certificatore ti rilascia il certificato.
La scelta del centro formativo
Scegliere un buon centro formativo fa la differenza. Cerca strutture con attrezzature moderne e aggiornate. Gli istruttori devono avere esperienza reale nel settore, non solo conoscenze teoriche.
Un altro aspetto importante: verifica che il centro abbia buoni rapporti con gli enti certificatori. Questo può facilitare le procedure per l'esame finale.

Durata e validità della certificazione
Una volta ottenuto il patentino, quanto dura? Questa è una domanda cruciale che interessa tutti.
Secondo la UNI EN ISO 9606, la certificazione iniziale dura due anni dalla data dell'esame. Dopo questo periodo, però, non decade automaticamente. Ci sono condizioni precise per mantenerla valida.
Come rinnovare il patentino
Per rinnovare la certificazione, devi dimostrare di aver lavorato continuativamente come saldatore. In particolare, devi aver saldato per almeno sei mesi nell'arco dei due anni usando il processo e i materiali per cui sei qualificato.
Come si dimostra? Attraverso documentazione ufficiale: registri di saldatura dell'azienda dove lavori, attestazioni del datore di lavoro o documenti di commesse svolte. L'importante è avere prove concrete della tua attività.
Se rispetti questa condizione, il rinnovo è semplice: la certificazione viene estesa per altri due anni. E puoi ripetere questo processo all'infinito, mantenendo il patentino valido per tutta la carriera.
Cosa succede se smetti di lavorare
Se invece interrompi l'attività di saldatore o non puoi dimostrare la continuità lavorativa, la certificazione decade. A quel punto, per tornare a lavorare come saldatore certificato, devi ripetere l'esame da capo.
Questo sistema può sembrare rigido, ma ha uno scopo preciso: garantisce che solo chi lavora davvero mantenga la certificazione. Un saldatore che non opera da anni perde naturalmente parte delle sue capacità pratiche. La normativa riconosce questa realtà e prevede la necessità di riqualificarsi.
Se prevedi un periodo di inattività, cerca di pianificarlo. Forse puoi fare piccoli lavori occasionali per mantenere la continuità. Oppure puoi valutare di rifare l'esame subito prima di riprendere l'attività.
Tipologie di certificazioni per saldatori
Nel mondo delle certificazioni per saldatori esistono diverse tipologie. Ognuna ha caratteristiche specifiche e apre porte diverse. Conoscere queste differenze ti aiuta a scegliere il percorso giusto per te.
Certificazioni ISO 9606
Le certificazioni secondo UNI EN ISO 9606 sono il riferimento principale per la maggior parte dei saldatori. Attestano che sai saldare seguendo specifici processi e su determinati materiali.
Il grande vantaggio? Hanno validità riconosciuta in tutta Europa e in molti paesi nel mondo. Se ottieni una certificazione ISO 9606 in Italia, puoi lavorare anche all'estero senza problemi. Questo le rende particolarmente preziose in un mercato del lavoro sempre più internazionale.
Patenti di primo e secondo grado
Esistono anche le patenti di primo e secondo grado, previste da una vecchia normativa italiana (art. 48 del D.P.R. 547/55, ora tecnicamente abrogato ma ancora citato).
Queste certificazioni sono specifiche per lavori su recipienti in pressione e apparecchi a pressione. Pur essendo state in parte superate dalle norme europee, mantengono ancora importanza in alcuni ambiti specifici, soprattutto in Italia.
Certificazioni settoriali
Poi ci sono le certificazioni settoriali, richieste in ambiti particolari:
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EN 15085 per il settore ferroviario: necessaria per lavorare su treni e materiale rotabile
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EN 4179 per il settore aeronautico: richiesta per saldature su aerei e componenti aerospaziali
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Certificazioni specifiche per costruzioni offshore: indispensabili per piattaforme petrolifere e strutture marine
Queste qualifiche settoriali hanno requisiti più rigorosi. Gli esami sono spesso più difficili e complessi. Però aprono l'accesso a settori altamente specializzati e molto ben pagati.
Coordinatore di saldatura
Se aspiri a ruoli di responsabilità, puoi diventare coordinatore di saldatura secondo la norma UNI EN ISO 14731. Questa figura non salda direttamente, ma supervisiona tutto il processo.
Il coordinatore verifica che le saldature vengano eseguite correttamente. Controlla che siano rispettate tutte le norme. Garantisce la qualità finale dei prodotti saldati. È un ruolo manageriale che richiede esperienza, conoscenze tecniche approfondite e capacità organizzative.
Come scegliere
Quale certificazione dovresti ottenere? Dipende dai tuoi obiettivi professionali. Se vuoi lavorare in ambito generale, parti dalle certificazioni ISO 9606 per i processi più comuni (elettrodo, MIG/MAG, TIG).
Se hai già in mente un settore specifico (navale, ferroviario, aerospace), informati subito sulle certificazioni settoriali richieste. Molti saldatori iniziano con certificazioni base e poi si specializzano nel tempo, aggiungendo qualifiche man mano che la carriera avanza.
L'importanza della formazione continua
Ottenere il patentino è importante, ma non è il punto d'arrivo. Nel settore della saldatura, la formazione non finisce mai. Chi si ferma, resta indietro.
L'evoluzione tecnologica
Il settore della saldatura evolve rapidamente. Negli ultimi anni sono arrivate tecnologie completamente nuove: sistemi digitali, saldatrici con controllo elettronico avanzato, processi automatizzati e robotizzati.
Anche i materiali d'apporto sono cambiati. Oggi esistono leghe speciali per applicazioni specifiche. Per usarle al meglio, servono competenze aggiornate.
Un saldatore professionista deve sapersi adattare. Le aziende cercano persone che sanno usare le tecnologie più moderne. Chi rimane fermo alle tecniche di vent'anni fa fatica a trovare lavoro.
Gli aggiornamenti normativi
Anche le norme cambiano. Gli standard di qualità si alzano continuamente. I requisiti di sicurezza diventano più severi. Nuove leggi vengono approvate ogni anno.
Come fai a rimanere aggiornato? Partecipando a corsi di aggiornamento, seminari tecnici e workshop specialistici. Questi eventi ti permettono di conoscere le novità e di confrontarti con altri professionisti.
Molti enti di certificazione organizzano giornate formative. Le associazioni di categoria offrono webinar e corsi online. Alcune sono gratuite, altre hanno costi contenuti. Approfittane, sono occasioni preziose per crescere.
Ampliare le competenze
Considera anche di aggiungere nuove certificazioni al tuo curriculum. Un saldatore qualificato per più processi vale molto di più sul mercato. Può accettare lavori più vari e complessi.
Lo stesso vale per i materiali. Se oggi sai saldare solo acciaio al carbonio, impara a lavorare l'acciaio inox, l'alluminio o materiali più esotici. Ogni nuova competenza aumenta il tuo valore professionale.
Alcuni saldatori si specializzano ulteriormente. Diventano esperti di saldature in posizioni difficili, di riparazioni complesse o di applicazioni particolari. Questa specializzazione permette di chiedere compensi più alti.
La mentalità giusta
La formazione continua richiede tempo e impegno. A volte richiede anche investimenti economici. Ma è l'unico modo per rimanere competitivo.
Vedi ogni corso, ogni seminario, ogni nuova certificazione come un investimento su te stesso. Nel lungo periodo, la differenza tra chi si aggiorna e chi no è enorme. Sia in termini di opportunità di lavoro che di livello retributivo.
Il settore della saldatura offre grandi opportunità a chi è disposto a crescere. Ma richiede dedizione e voglia di imparare sempre. Se hai questa mentalità, le possibilità di carriera sono praticamente illimitate.
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Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa guida. Facciamo un rapido riepilogo di quello che abbiamo visto.
Il patentino per saldatore non è solo un pezzo di carta. È il passaporto per una carriera qualificata nel settore. Rappresenta la prova delle tue competenze e apre le porte alle migliori opportunità professionali.
Abbiamo visto che tutto parte dalla normativa UNI EN ISO 9606. Questa stabilisce come ottenere e mantenere la certificazione. Abbiamo chiarito in quali contesti il patentino è obbligatorio e quando, invece, è "solo" fortemente consigliato.
Una cosa è certa, investire nella certificazione conviene. I dati parlano chiaro: i saldatori certificati guadagnano di più. Hanno accesso a progetti più interessanti. Trovano lavoro più facilmente.
Il percorso richiede impegno, tempo e denaro. Ma il ritorno, sia economico che professionale, giustifica ampiamente lo sforzo iniziale. Molti professionisti del settore lo confermano, ottenere il patentino è stata una delle scelte migliori della loro carriera.
E tu? Hai già il patentino o stai valutando di prenderlo? Magari hai domande specifiche o vuoi condividere la tua esperienza.
Il tuo futuro professionale inizia con una decisione. E quella decisione puoi prenderla oggi stesso.
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